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Scritto da: Esperto di pneumatici da trattore | 02 febbraio 2023
Certamente saprai che una corretta impostazione della pressione dei pneumatici agricoli è in grado di diminuirne l’usura e di aumentarne la vita utile. Ma questo può contribuire anche a proteggere i terreni dei campi e di conseguenza la produttività, migliorando al contempo la sicurezza su strada.
Tuttavia, è sempre difficile avere la certezza di operare con la corretta impostazione della pressione a prescindere dalla situazione. Ti proponiamo alcune regole o alternative che ti consentiranno di lavorare facilmente con la giusta pressione.
L’unico legame fra il trattore e il suolo è il pneumatico agricolo. Quest’ultimo però, non è in grado di sostenere il peso della macchina e degli attrezzi, a una determinata velocità di marcia, senza essere stato gonfiato alla giusta pressione. Al contempo, è necessario considerare la portata del pneumatico e il carico massimo raccomandato dal produttore.
Il peso che i pneumatici agricoli sono in grado di sostenere è una questione di tecnologia, di progettazione e di componenti definiti dal produttore ma il controllo della pressione di gonfiaggio è fondamentale. In sostanza, i pneumatici non possono sostenere il peso di ciascun assale del trattore senza che abbiano una quantità sufficiente d’aria.
Per migliorare l’efficienza del tuo veicolo, è necessario regolare la pressione dei pneumatici in base a diversi parametri quali:
Perché i pneumatici possano sostenere un carico più elevato (quello del trattore e degli attrezzi), l’aria contenuta al loro interno deve essere proporzionale al carico sostenuto.
È possibile aumentarla in due modi:
È possibile aumentare la pressione dei pneumatici agricoli iniettando al loro interno più aria compressa, così che possano sostenere un carico maggiore.
È necessario attenersi alle tabelle di carico e di pressione fornite dal fabbricante. Inoltre, per soddisfare le esigenze di un carico più elevato, potrebbe essere necessario adattare la pressione di gonfiaggio alla velocità.
Attenzione però: un’eccessiva pressione dei pneumatici può ridurne l’impronta al suolo, pertanto la pressione del veicolo viene ripartita su una superficie inferiore provocando un notevole impatto sul terreno.
Per bilanciare la pressione del veicolo e la pressione al suolo con questa impronta più ridotta, il pneumatico affonda compattando il terreno finché non raggiunge il punto di equilibrio fra queste due pressioni (veicolo/terreno).
Su terreno mobile, una pressione troppo elevata favorisce:
Pertanto, aumentare troppo la pressione ha un impatto negativo sul terreno, sullo sviluppo delle colture e sulla resa meccanica, quindi sulla produttività.
È possibile aumentare il carico sostenibile dalla macchina scegliendo pneumatici con un maggior volume d’aria o di tecnologia superiore.
Aumentando la serie dimensionale dei pneumatici o sostituendo il treno gomme dell’attrezzatura con ruote e pneumatici che ammettano un maggior volume d’aria, migliorerai le prestazioni del trattore e la compattazione verticale risulterà meno significativa, poiché l’impronta a terra del pneumatico sarà più ampia. Al tempo stesso, sia il coefficiente di slittamento che il consumo di carburante si ridurranno.
Quando lavori con un grosso veicolo su terreni mobili o pesanti, in qualsiasi condizione meteorologica, devi aumentare l’impronta dei pneumatici per limitarne l’impatto sul suolo.
Un’altra opzione consiste nello scegliere un pneumatico di tecnologia superiore, come i modelli IF o VF.
Per i pneumatici VF di vecchia generazione, era necessario ridurre al minimo il diametro del cerchione per aumentare il volume d’aria nel pneumatico.
Oggi, grazie ai pneumatici VF di nuova generazione e all’opzione NRO, è possibile ottenere gli stessi vantaggi di carico senza sostituire il cerchione. La struttura stessa del pneumatico consente una maggiore capacità di carico.
Per determinare la pressione adatta ai pneumatici agricoli, è necessario innanzitutto definire il carico sostenuto da ciascun assale, facendo riferimento a uno dei tre metodi che seguono.
Al di là del metodo comunque, è necessario tener conto della velocità di marcia. Questa infatti, varia inevitabilmente in base all’utilizzo su strada e nei campi.
L’ottimizzazione della ripartizione del peso si riflette in un minor consumo di carburante, in una riduzione dell’usura dei componenti del gruppo propulsore e dei pneumatici, in una minore compattazione del terreno e in una maggiore produttività.
La corretta ripartizione del peso è di 60% nella parte posteriore e 40% in quella anteriore, con o senza attrezzo. Aggiungendo un attrezzo, ad esempio per preparare il terreno, si aumenterà il peso nella parte posteriore e sarà necessario calibrare la distribuzione del peso del trattore aggiungendo peso anteriormente.
Il metodo più preciso consiste nell’usare un attrezzo di pesatura che consenta di determinare il carico reale sostenuto da ogni assale.
Per determinate il peso sostenuto da ciascun pneumatico, devi pesare ciascun assale del trattore insieme agli attrezzi, poi dividere il risultato per due.
Successivamente, consulta la tabella delle corrispondenze di carichi e pressioni per determinare la pressione ottimale per gli assali anteriore e posteriore.
Ti forniamo alcuni suggerimenti per effettuare correttamente la pesatura:
Per l’uso frequente su strada, non dimenticare di aggiungere 0,4 bar alle informazioni della tabella della pressione, in maniera tale da ridurre l’usura precoce della gomma del pneumatico sul manto stradale.
Per determinare facilmente la pressione idonea al tipo di pneumatici agricoli, numerosi fabbricanti, come Firestone, propongono alcune applicazioni mobili accessibili da smartphone e da tablet.
Devi disporre di tutte le informazioni necessarie per utilizzare l’applicazione on-line. Tali dati riguardano in particolare il peso del trattore e dei relativi attrezzi.
In pochi clic, puoi ottenere una stima del carico approssimativo per la pressione ottimale dei pneumatici agricoli.
Sai perfettamente che una pressione bassa è adatta ai lavori nei campi dal momento che ottimizza il comfort, limitando al contempo la compattazione e lo slittamento.
Viceversa, una pressione più elevata viene caldamente consigliata per i percorsi su strada, poiché riduce la resistenza al rotolamento e di conseguenza il consumo di carburante e l’usura dei pneumatici, pur incrementando la stabilità del trattore.
Il problema che si pone è quello di sapere quale pressione scegliere per un utilizzo misto su strada e nei campi.
Al fine di rispettare le indicazioni relative alla pressione, qualunque siano le condizioni di utilizzo del trattore, esistono alcuni sistemi che ti aiutano nel lavoro quotidiano.
Il sistema viene installato direttamente sui pneumatici agricoli per controllarne e regolarne rapidamente la pressione e la temperatura durante l’utilizzo.
Il dispositivo viene monitorato dalla cabina del trattore tramite una centralina elettronica di controllo che mostra i livelli di pressione e di temperatura, con impostazioni di avviso nel caso in cui tali livelli si discostino troppo dai limiti minimi o massimi stabiliti.
Il sistema prevede un investimento economico dell’ordine dei 400/500 euro IVA esclusa.
È disponibile per trattori a 4 ruote, ma può essere adattato a trattori con ruote accoppiate e ai rimorchi.
Il CTIS consente non solo di controllare, ma anche di regolare via via la pressione di gonfiaggio, per passare agevolmente dal campo alla strada senza doversi fermare: la pressione viene ridotta nel campo e aumentata su strada, senza spostarsi dalla cabina.
Semplice da installare e da usare, fornisce informazioni costanti sulla pressione e rileva le perdite lente.
In entrambi i casi, l’aria circola verso le ruote in rotazione grazie ad un circuito sigillato dotato di giunti rotanti.
I tempi di gonfiaggio/sgonfiaggio dipendono da vari elementi: dal compressore, dal volume di ogni pneumatico e dal numero di ruote.
In genere, per ottenere 1 bar di pressione servono in media 3 minuti, circa 1 minuto per ridurre la pressione di 1 bar.
Malgrado il costo, il sistema di gonfiaggio centralizzato può essere ammortizzato già nei primi dodici mesi, con una riduzione dei costi a partire dal secondo anno e per gli anni successivi.
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