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Come scegliere i pneumatici da trattore per ottimizzare i raccolti?

Scritto da Esperto di pneumatici da trattore | 12 luglio 2023

Il terreno dei campi è un bene prezioso che è necessario preservare e curare per poterne trarre il massimo rendimento. Con questo obiettivo, è piuttosto semplice capire che per aumentare i raccolti non è possibile investire nell’acquisto regolare di mezzi di produzione agricoli per poi rovinare il terreno compattandolo eccessivamente. Pertanto, è ragionevole supporre che il pneumatico, costituendo il principale contatto con il terreno, sia uno degli elementi chiave che avrà il potere di migliorare o di ridurre la produttività.

Sicuramente, avrai già potuto constatare quanto sia difficile operare in un cantiere dove passi tutto il tempo slittando...
E forse, ti sarai anche chiesto perché la resa diminuisce anno dopo anno sullo stesso campo.
Oppure ancora, perché l’acqua rimane troppo in superficie invece di infiltrarsi nel terreno, ecc.
Ci sono un sacco di problemi che è possibile ridurre lavorando con un’attrezzatura più tecnologica, studiata e sviluppata per migliorare la produttività.

Ecco i punti chiave connessi ai pneumatici di cui tener conto per aumentare la resa:

1. Quale tipo di carcassa di pneumatico garantirà raccolti migliori?

I pneumatici agricoli vantano due tipologie di struttura:

  • La struttura radiale: maggiormente adatta ai lavori nei campi e all’utilizzo su strada.
  • La struttura diagonale: dal design più vecchio, viene piuttosto riservata ai trattori da cortile in virtù della sua struttura più solida.

Che cos’è una carcassa radiale?

In ambito agricolo, oggi la carcassa radiale è maggiormente utilizzata a scapito di quella diagonale. È costituita da tele di tessuto intrecciato direttamente sotto il battistrada e posizionate trasversalmente rispetto all’avanzamento della ruota.

Questa struttura di base viene poi rinforzata su tutta la larghezza del battistrada con delle tele stabilizzanti, più o meno numerose, in base alla qualità del pneumatico. Oltre ad essere più resistente nell’area del battistrada, il pneumatico radiale offre una maggiore espansione al suolo, ottimizzando la motricità e diminuendo nel contempo la compattazione dei terreni.
Assorbe meglio gli urti e offre un’eccellente tenuta di strada, grazie ai fianchi più morbidi che si deformano facilmente per adattarsi al terreno, offrendo così un comfort di guida ottimale.

Quali sono le peculiarità della struttura diagonale?

Anche la carcassa diagonale è composta da strati di tessuto incrociati (tele) disposti in diagonale da un tallone all’altro, in base ad una determinata angolazione.

Lo spessore e il numero di tele dei fianchi sono quindi identici su tutta la superficie del pneumatico che di conseguenza è rigido e non può rispondere in maniera ottimale a sollecitazioni quali la trazione, il rispetto dei terreni, una tenuta di strada fluida, ecc.

Proprio per la sua costruzione più semplice, il pneumatico diagonale tende nel complesso ad essere meno costoso, la resistenza sarà uniforme e dipenderà molto dal numero di tele sovrapposte: maggiore sarà la quantità di queste ultime, più rigida e dura sarà la struttura, come nel caso dei pneumatici di tipo forestale o industriale.

Carcassa radiale o diagonale: quale scegliere?

La particolare composizione e struttura del pneumatico agricolo radiale, gli consente di combinare rigidità e maggior resistenza del battistrada alla flessibilità dei fianchi. Contrariamente al pneumatico a carcassa diagonale, la struttura radiale consente di ottenere una maggiore superficie di contatto al suolo limitandone la compattazione, dato che garantisce una ripartizione più omogenea del carico e un comfort di guida ottimale per l’agricoltore.

Per quanto riguarda la carcassa diagonale, la distribuzione della pressione al suolo non è uniforme: ciò comporta una zona di compressione notevole al centro del battistrada e una conseguente maggior compattazione a uguale pressione. Questo tipo di pneumatico non è raccomandato per i lavori nei campi, poiché la pressione al suolo è elevata e potrebbe danneggiare sia il terreno che le colture.

 

2. Come migliorare la capacità di trazione per risparmiare tempo?

L’elemento principale che garantisce la trasmissione della capacità di trazione della macchina agricola al suolo è il pneumatico. In quest’ottica, dev’essere scelto con moltissima cura tenendo conto della natura del terreno sul quale si andrà a lavorare. Scegliendo i pneumatici adatti, la capacità di trazione del rimorchio potrà essere notevolmente aumentata.

La domanda che si pone è quindi quella di stabilire quale tipo di pneumatico scegliere. Fra le soluzioni esistenti, l’impiego di un pneumatico largo a bassa pressione di tecnologia IF (Improved Flexion) si rivela efficace per ottimizzare la potenza di trazione della macchina. Dotato di fianchi morbidi, questo pneumatico di nuova generazione sfrutta una maggiore impronta al suolo, consentendo di aumentare il contatto dei tasselli che garantiscono la trasmissione dello sforzo di trazione.
Scegliere un pneumatico agricolo a bassa pressione di volume maggiore consente di ottimizzare la potenza di trazione, ad esempio durante i lavori di aratura.

Migliorando il contatto del pneumatico con il terreno, se ne ridurrà la percentuale di slittamento durante il lavoro con la conseguente diminuzione dell’usura meccanica e del consumo di carburante, aumentando così la performance. Ne deriverà un notevole aumento dei raccolti.

 

3. Quali tipi di pneumatici consentiranno di preservare maggiormente i terreni?

Un terreno di qualità è un mix complesso di materiali organici e minerali, di vita biologica, di aria e d’acqua in quantità più o meno significative.
La capacità di una pianta di svilupparsi e di trasformarsi in una coltura di qualità è direttamente correlata alle peculiarità di tale terreno.

L’impiego di pneumatici non idonei comporterà una progressiva e insidiosa compattazione del terreno che a sua volta, darà luogo a problemi indiretti che non verranno obbligatoriamente associati alla compattazione. Ad esempio, si potrebbero verificare:

  • Problemi di dilavamento ed erosione del terreno, indirettamente collegati alla compattazione che blocca l’infiltrazione dell’acqua negli strati profondi del suolo.
  • Una perdita di efficenza dei prodotti impiegati in agricoltura, che verranno lavati via con la prima pioggia obbligandoti ad aumentarne l’apporto per poter ottenere buoni risultati.

Scegliere il pneumatico giusto consente di ridurre la compattazione e, di conseguenza, di preservare maggiormente i terreni.

Adottare pneumatici a bassa pressione di tipo IF, come il Maxi Traction IF, consente di lavorare con una pressione minima di 0,6 bar. A differenza dei pneumatici standard o di quelli a struttura diagonale che richiedono una pressione notevole per sostenere il carico, i pneumatici agricoli di tecnologia IF si avvalgono di una struttura del fianco flessibile ma rinforzata, che consente loro di lavorare a una pressione molto bassa.

Considerando che il carico viene ripartito su un’ampia superficie al suolo, + 40% ad una pressione di 0,6 bar, la compattazione del terreno si riduce notevolmente, com’è possibile constatare dallo schema che segue:

I tasselli dei pneumatici a bassa pressione Maxi Traction IF sono progettati con una doppia angolazione, studiata per ottenere un design del battistrada in grado di limitare la perturbazione del suolo e che, unito ad un utilizzo a bassa pressione, preserva il sistema radicale delle piante affinché possano svilupparsi in maniera ottimale.

Anche se l’acquisto di un pneumatico agricolo nuovo di tipo IF a prima vista può sembrare un investimento consistente, è necessario preservare al massimo il capitale primario: LA TERRA. Una tale decisione non potrà che avere un impatto positivo sulla resa e consentirà di ottenere regolarmente raccolti di ottima qualità.

 

4. Per risparmiare tempo, è possibile non regolare più la pressione fra il campo e la strada?

L’impiego di pneumatici agricoli standard prevede la regolazione della pressione fra il campo e la strada, tuttavia tale operazione costituisce una perdita di tempo consistente per l’agricoltore. Si noti che la pressione del pneumatico va adattata a diversi parametri, fra cui:

  • Il carico sostenuto
  • La velocità scelta
  • Lo stato di usura del pneumatico
  • Il tipo di terreno: terra, strada...

A seconda che la pressione sia insufficiente o eccessiva, le conseguenze saranno molto diverse:

  • Guidando con una pressione troppo bassa: il pneumatico tenderà a schiacciarsi eccessivamente al suolo e ciò innescherà un cedimento al centro del battistrada, che provocherà inoltre l’usura anomala dei tasselli e delle spalle. Su strada, un eccessivo gonfiaggio comporta, fra le altre cose, il surriscaldamento dei materiali che compongono la struttura del pneumatico, provocando inevitabilmente il distacco degli elementi in nylon e dei componenti di caucciù. Se il fatto di ridurre la pressione del pneumatico si rivela una soluzione interessante per preservare i terreni dei campi, bisognerà aspettarsi un’usura precoce della struttura interna del pneumatico agricolo se si circola su strada con una gomma poco gonfia.
  • Guidando con una pressione troppo elevata: l’impronta al suolo dei pneumatici sarà ridotta, e ciò favorirà decisamente la compattazione dei campi. Su strada, un gonfiaggio eccessivo diminuisce la zona di contatto al suolo e la superficie che assorbe le vibrazioni, con il rischio di accentuare l’usura del battistrada al centro, determinando una pessima tenuta di strada. Guidare a velocità sostenuta con pneumatici gonfiati eccessivamente aumenta il rischio di perdita di aderenza e di uscita di strada.

Oggi esistono alcune interessanti alternative per evitare di dover adattare la pressione dei pneumatici ad ogni passaggio dai campi alla strada. SI tratta in particolare dei pneumatici agricoli di tecnologia IF.

Questi pneumatici di nuova generazione sono stati progettati con fianchi rinforzati che consentono il lavoro nei campi a 1 bar di pressione ad esempio, e di compiere il tragitto di collegamento su strada mantenendo la stessa pressione senza dover scendere dal trattore per regolarla.

I pneumatici di tipo IF sono dotati di carcasse rinforzate, con fianchi morbidi più resistenti. La struttura del battistrada e il design dei tasselli sono progettati per garantire una maggiore aderenza al suolo. Diversamente dai pneumatici standard, la pressione dei pneumatici agricoli di tipo IF può essere ridotta per ampliare la superficie di contatto sul terreno e ripartire meglio il carico, senza per questo rovinare le qualità del pneumatico:

  • Un pneumatico IF può scendere fino a 0,6 bar al massimo, la pressione ottimale si colloca a 0,8 bar, contro 1,6 bar di un pneumatico standard.
  • Garantisce un coefficiente di slittamento ottimale, compreso fra 11% e 15%.
  • Questa categoria di pneumatico può sostenere fino ad un 20% di carico in più rispetto ad un pneumatico standard. Per la precisione, parliamo del 17% a 50 km/h a 1,6 bar e del 16% a 50 km/h a 0,8 bar. Applicando una velocità massima di spostamento di 30 km/h si ottiene un incremento del 13% a 0,8 bar.

Questi punti di forza costituiscono altrettanti elementi in grado di aumentare la produttività e di migliorare la resa. Proprio per il contatto diretto con la terra, la qualità del pneumatico gioca un ruolo davvero importante nell’ottimizzazione dei risultati, nella salvaguardia del terreno e delle colture.

 

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