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Carico e zavorratura dei pneumatici agricoli: informazioni essenziali

Scritto da Esperto di pneumatici da trattore | 13 agosto 2023

I pneumatici da trattore sono progettati per sostenere masse considerevoli, ovvero quelle del trattore più quelle dell’attrezzatura. Si tratta quindi di pneumatici robusti e particolarmente resistenti. Tuttavia, è evidente come non sia possibile montare attrezzi di qualsiasi dimensione o aggiungere masse smisurate in quanto i limiti di carico e di zavorratura sono assolutamente interconnessi al modello di pneumatico in dotazione. Tali limiti sono fondamentali e devono essere rispettati, in primo luogo per ragioni di sicurezza e, in secondo luogo, per prolungare la vita utile del materiale, preservare i terreni e risparmiare, mantenendo il miglior assetto possibile del rimorchio.

Ecco cosa è necessario conoscere per gestire il carico e individuare l’assetto migliore per ottimizzare la produttività:

1. Compensare la massa aumentando la pressione dei pneumatici

Carico e pressione sono strettamente collegate: la massa del trattore con gli attrezzi produce uno schiacciamento dei pneumatici fino a un certo limite, ed è la quantità d’aria contenuta in questi ultimi (quindi la pressione) che consente di compensare lo schiacciamento.

Se si trasportano carichi elevati, sarà necessario aumentare la pressione dei pneumatici affinché siano in grado di sostenerli. D’altro canto, se il pneumatico contiene poca aria, ad esempio perché è di piccole dimensioni, non sarà in grado di sostenere un peso elevato. Esiste un rapporto diretto fra il volume d’aria contenuto in un pneumatico e la sua pressione.

Per stabilire la pressione adeguata, basta utilizzare un dispositivo di pesatura per gli assali anteriore e posteriore. Ciò consentirà di verificare il peso reale sostenuto dai pneumatici e di controllare che corrisponda esattamente all’indice di carico riportato sugli stessi.

Tale limite non dovrà mai essere oltrepassato poiché si rischia di danneggiare i pneumatici molto in fretta o addirittura di provocarne lo scoppio, a causa del surriscaldamento prodotto dalla circolazione su strada se si superano eccessivamente i limiti di velocità.

Tuttavia, è bene prestare attenzione perché l’aumento della pressione presenta alcuni svantaggi. Lavorando su terreno mobile con pneumatici eccessivamente gonfi si potrebbero verificare pesanti ripercussioni:

  • Eccessiva compattazione dei terreni
  • Aumento del coefficiente di slittamento
  • Aumento della resistenza al rotolamento e quindi dell’usura
  • Formazione di solchi
Trasferimento di carico elevato sul treno posteriore

 

Il fatto di aumentare la pressione dei pneumatici agricoli si rivela essere la soluzione migliore per utilizzare attrezzi pesanti, ma oltre un certo limite ciò penalizza la resa meccanica e a lungo andare, rallenta la radicazione delle colture.

 

2. È possibile aumentare il carico con pneumatici di serie dimensionale più larga, che offrono un maggior volume d’aria

Più che la pressione, per poter trasportare dei carichi più pesanti, per trainare attrezzature più larghe o dei rimorchi pieni, ad esempio al momento del raccolto, è il volume d’aria contenuto nei pneumatici che conta.

Al momento della sostituzione dei pneumatici, c’è quindi la possibilità di aumentare i cerchi e di orientarsi verso la serie dimensionale più larga e di volume maggiore. Optando per pneumatici di serie più larga si avrà a disposizione più aria per sostenere il peso, senza dover per forza aumentare troppo la pressione.

Ad esempio, per una velocità di 30 km/h:

  • Con pneumatici di dimensione 580/70 R 42 con una pressione di 1,6 bar per una velocità di 30 km/h, si otterrà una capacità di carico di 4.890 kg.
  • Utilizzando un pneumatico con un volume d’aria maggiore ma con la stessa circonferenza di rotolamento, ovvero 710/70 R 38 IF Maxi Traction, con una pressione di 1,6 bar per una velocità di 30 km/h, si otterrà una capacità di carico pari a 6.555 kg.
Aumentare la serie dimensionale per trainare attrezzi più larghi

Sfruttando una più ampia superficie di contatto al suolo, i pneumatici di grandi dimensioni presentano numerosi vantaggi:

  • Aumento dei carichi senza rischio di compattazione
  • Riduzione del coefficiente di slittamento
  • Riduzione del consumo di carburante
  • Miglioramento della produttività
  • Conservazione del suolo

 

3. Perché utilizzare la zavorratura con pesi di metallo?

La capacità di trazione di un veicolo agricolo è direttamente collegata al suo peso e alla distribuzione equilibrata dei trasferimenti di carico sui due assali. Per i lavori che necessitano di una trazione massima, ad esempio l’aratura, si consiglia vivamente di zavorrare il trattore, in particolare se è leggero, in modo da aumentarne la capacità di trazione riequilibrando il carico fra il treno anteriore e quello posteriore.

Per ottimizzare la potenza motrice del rimorchio, è possibile applicare la regola seguente: il peso dell’insieme non deve essere inferiore a 50 kg per cavallo vapore.

Esempio: se utilizziamo un trattore con una potenza di 190 CV, la massa necessaria a garantire una buona motricità sarà di 9.500 kg minimo (190 x 50 = 9.500 kg).

Quali sono i vantaggi della zavorratura con pesi di ghisa?

La zavorratura con pesi di metallo è relativamente semplice e rapida da implementare se si dispone di un idoneo dispositivo di sollevamento. Come per tutti gli altri sistemi di zavorratura, presenta molti punti di forza:

  • Aumento dell’aderenza sul terreno che comporta una trazione migliorata
  • Riduzione del coefficiente di slittamento
  • Ottimizzazione dell’efficienza operativa (riduzione dei tempi di lavoro)
  • Diminuzione dell’usura dei tasselli (maggiore durata di vita dei pneumatici)

Per adattare la ripartizione del carico fra l’assale anteriore e quello posteriore del trattore, la tecnica più adatta è quella della zavorratura con pesi di metallo.

Per ottimizzare l’aderenza al suolo, è possibile aumentare o ridurre il numero dei pesi in base al peso delle attrezzature.

Zavorratura anteriore con pesi metallici

Regole di base della zavorratura con pesi di metallo

Nel dettaglio, la zavorratura con pesi aggiuntivi consiste nell’installare dei pesi metallici (spesso di ghisa) sulla macchina o sulle sue ruote (mozzi o assali). In virtù del peso elevato dei carichi, è necessario dotarsi di attrezzi di sollevamento per essere in grado di effettuare l’installazione.

Per ottenere una zavorratura ottimale, è necessario rispettare alcune regole di base fondamentali:

  • Troppo peso sul ponte posteriore ostacola la manovrabilità del trattore. Il ponte anteriore tenderà a sollevarsi con più facilità comportando una riduzione di aderenza anteriormente, quindi delle difficoltà nel controllo del rimorchio a livello dello sterzo, soprattutto in condizioni di bagnato. Inoltre, il carico eccessivo sui pneumatici posteriori comporterà una maggiore resistenza al rotolamento e un eccessivo slittamento posteriore, con conseguenze sul consumo di carburante.
  • Un peso eccessivo sul ponte anteriore comporta una perdita dell’efficienza di trazione nei pneumatici posteriori, aumenta l’usura del pneumatico anteriore a causa dello slittamento, e comporta alcune difficoltà nel trainare l’insieme del rimorchio.
  • Per un trattore a quattro ruote motrici una buona ripartizione dei pesi deve assestarsi intorno al 35 - 40% al massimo anteriormente, e al 60 - 65% posteriormente.
  • È necessario verificare che l’insieme dei pesi, ovvero peso del trattore, più gli attrezzi, più i pesi aggiuntivi, non superi l’indice di carico riportato sul fianco dei pneumatici.
Una buona ripartizione dei carichi sui pneumatici da trattore

 

In ogni caso, si raccomanda vivamente di non zavorrare troppo il trattore per evitare brutte sorprese. Infatti, una zavorratura eccessiva impatta direttamente sul consumo di carburante, poiché l’insieme del rimorchio è più pesante e di conseguenza è necessaria più energia per lavorare.

 

4. La zavorratura ad acqua per una gestione più economica

Diversamente dalla zavorratura con pesi di metallo, quella ad acqua è la tecnica più economica per aumentare il peso del trattore. Come suggerisce il nome, si tratta di riempire una buona parte dei pneumatici con dell’acqua, ad un’altezza pari al 75% del volume del pneumatico.

Se il trattore non è sufficientemente pesante rispetto agli attrezzi utilizzati regolarmente, la zavorratura ad acqua rappresenterà una buona soluzione poiché, in considerazione del tempo necessario a realizzarla, viene usata in modo quasi permanente.

Prima di qualsiasi intervento, è necessario verificare la compatibilità dei pneumatici facendo riferimento alle indicazioni del produttore e assicurandosi che siano dotati di una valvola aria/acqua.

Perché scegliere la zavorratura ad acqua?

Proprio come la zavorratura con pesi di ghisa, quella ad acqua presenta vantaggi associabili alla zavorratura in generale.

In poche parole, la zavorratura ad acqua è una soluzione:

  • Molto economica: in base alle dimensioni dei pneumatici, consente di aggiungere senza alcun costo fra le 2 e le 4 tonnellate di peso supplementare.
  • Senza rischi: il ponte o il sollevatore anteriore non rischia di rompersi a causa del peso eccessivo, dato che la zavorratura è circoscritta a ciascun pneumatico.
  • Proporzionale: grazie a questa tecnica non è possibile oltrepassare il peso tollerabile dal trattore, sapendo che questo è proporzionale ai pneumatici nonché ripartito in modo uniforme.
  • Efficace: la zavorratura ad acqua è un’ottima soluzione se si lavora con una certa regolarità con gli stessi attrezzi o con altri di peso simile.

Zavorratura ad acqua: quali sono gli svantaggi?

Nonostante i numerosi vantaggi, questa tecnica presenta comunque alcuni limiti:

  • Genera un “peso morto” sul trattore: i pesi aggiuntivi nei pneumatici inducono un “peso morto” permanente che ha un impatto diretto sul consumo di carburante nell’arco di tutto l’anno, anche quando la zavorra non è necessaria.
  • Non è adatta a lavori che prevedono una velocità sostenuta su strada o nei campi: l’acqua all’interno dei pneumatici crea inevitabilmente uno squilibrio, causato proprio dallo spostamento delle masse d’acqua nelle ruote.
  • La messa in opera richiede più tempo rispetto all’aggiunta dei pesi in ghisa: il gonfiaggio dei pneumatici necessita di poco più di 2 ore di lavoro, lo stesso dicasi per drenare l’acqua quando si desidera eliminare la zavorra.
  • Obbligo di controllare la pressione più di frequente: è necessario controllare frequentemente la pressione dei pneumatici, poiché in questi ultimi la zona d’aria è talmente ristretta che anche una perdita minima può comportare una notevole riduzione della pressione. (Attenzione! Il controllo della pressione va fatto sempre con la valvola posta nel punto più alto della ruota).
  • È d’obbligo aggiungere l’antigelo: d’inverno o in quota l’acqua nei pneumatici rischia di congelarsi. Senza l’aggiunta preventiva di un prodotto antigelo (5% del volume dell’acqua), si rischia di danneggiare i pneumatici agricoli.
  • L’acqua all’interno del pneumatico determina la comparsa della ruggine sui cerchioni e l’antigelo può aggredire la gomma. Inoltre, la presenza di una grande quantità di liquido diminuisce la flessibilità del pneumatico che su alcuni trattori spesso funge da unico ammortizzatore dell’asse posteriore. La guida su strada risulta quindi essere molto meno morbida.

5. Pneumatici a bassa pressione IF per aumentare il carico

Un’alternativa per incrementare il carico del trattore senza aumentare la pressione né zavorrare i pneumatici, consiste nello scegliere dei pneumatici a bassa pressione di tecnologia IF (Improved Flexion).

Prodotti partendo da materiali più sofisticati e integrando una maggiore attività di ricerca e sviluppo, questi pneumatici di nuova generazione si avvalgono di una carcassa dalla struttura rinforzata, che consente loro di sostenere fino al 20% di carico extra rispetto ad un pneumatico standard.

Dal design innovativo, i pneumatici di tipo IF godono di un’elevata capacità di flessione interna, grazie ai fianchi morbidi e resistenti.

Salendo di gamma, potrai approfittare di tutti i vantaggi di un pneumatico di qualità che dispone di un battistrada più elaborato. Il design originale dei tasselli (ramponi), che costituiscono i battistrada dei pneumatici IF, consente un’eccellente auto pulizia del pneumatico e una maggiore capacità di trazione.

Pneumatico Maxi Traction IF Firestone

I pneumatici IF a bassa pressione preservano i terreni

I carichi pesanti trasportati finiscono per compattare i terreni e deteriorare il sistema radicale delle colture. I pneumatici di tecnologia IF sono progettati per lavorare ad una pressione molto bassa, fino a 0,8 bar, consentendo di ridurre notevolmente la pressione esercitata sul terreno grazie ad una superficie di contatto più ampia e una miglior ripartizione del carico.

Una soluzione davvero efficace per preservare i campi e per garantirne la resa sul lungo termine.

 

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