Nel loro insieme, le macchine agricole consentono di aumentare la produttività e di garantire raccolti migliori. Ottimizzare le macchine per trarre il massimo dal loro potenziale, significa aumentare la redditività e il ritorno sull’investimento.
I pneumatici agricoli, che costituiscono parte integrante di questo insieme, contribuiscono al miglioramento della produttività. Per conseguire risultati come questi, è assolutamente necessario avere un quadro completo delle marcature, delle diverse dimensioni possibili, delle capacità di carico, della conservazione e della manutenzione dei pneumatici agricoli.
Sui fianchi di tutti i pneumatici agricoli sono riportate delle marcature che ne indicano le caratteristiche. È possibile modificare la portata della macchina agricola cambiando le dimensioni dei pneumatici o le loro caratteristiche (maggiore capacità di carico, trazione migliorata, maggiore velocità, sicurezza e comfort).
Ma per affrontare questi cambiamenti, è necessario avere un quadro completo delle diverse marcature riportate sui fianchi dei pneumatici.
Le marcature dei pneumatici agricoli differiscono in base alle aree geografiche o a seconda dei produttori. Nel corso degli anni, abbiamo assistito ad un’evoluzione tecnologica dei pneumatici agricoli che vediamo riprodotta sui fianchi.
Per armonizzare e semplificare le dimensioni riportate sui pneumatici agricoli è stata introdotta, ormai da parecchi anni, la norma ETRTO (European Tyre and Rim Technical Organisation). Illustriamo di seguito la marcatura ETRTO, composta da una serie di numeri, una barra e alcune lettere:
Le marcature più vecchie o quelle di altre aree geografiche vengono generalmente riportate in pollici, e si compongono di una serie di numeri con in mezzo un trattino o una lettera:
La carcassa dei pneumatici agricoli può essere costruita con una struttura diversa, in modo da adattarsi a qualsiasi tipo di utilizzo. Essenzialmente, la distinzione è fra pneumatici di tipo «Radiale» o di tipo «Diagonale», che non hanno niente a che vedere con le marcature IF o VF.
Il pneumatico è generalmente costituito da una struttura rinforzata, morbida, composta da diversi strati di tele di tessuto o di acciaio (solo per alcuni impieghi, come il Performer 95) e da strati trasversali di stabilizzazione. Durante il processo produttivo, le tele vengono rivestite di gomma. La loro posizione e l’angolazione saranno determinanti per ottenere diversi livelli di performance: stabilità, resistenza, comfort.
I pneumatici a carcassa radiale tradizionale sono disponibili in versione standard ma anche in versioni più morbide, di tecnologia IF (Improve Flexion) o VF (Very High Flexion); sono caratterizzati da un’elevata capacità di flessione dei fianchi grazie all’impiego di materiali speciali per il design delle carcasse. I pneumatici IF (Improve Flexion) e VF (Very High Flexion) consentono di aumentare la capacità di carico del pneumatico e, di conseguenza, di utilizzare attrezzature più pesanti, più larghe o di maggiori dimensioni, ottimizzando al contempo la pressione del pneumatico.
È opportuno conoscere anche tutti gli altri tipi di marcature riportate sui pneumatici, poiché consentono di lavorare in condizioni ottimali e di ottenere risultati migliori in termini di efficacia. Fra questi troviamo, ad esempio, gli indici di carico e di velocità:
Senza dubbio, si tratta della marcatura più importante dato che permette di conoscere il carico massimo che il pneumatico è in grado di sostenere ad una velocità precisa (in genere A8 ora D, corrisponde a 40 km/h), e con pressione di gonfiaggio standard di 1,6 bar. Tale indice varia da 100 a 200, ogni numero o lettera corrisponde ad un preciso carico che è possibile consultare nelle tabelle di corrispondenza fornite dal produttore.
L’indice di velocità è associato all’indice di carico, poiché indica la velocità massima di utilizzo del pneumatico quando è sottoposto al carico. Viene riportato con delle lettere che vanno da A2 (10 km/h) a G (90 km/h) e riflette la velocità di utilizzo massima ammissibile dal pneumatico agricolo.
La data di produzione viene espressa in settimane, partendo dalla settimana 1 fino alla 52, seguita dagli ultimi due numeri che indicano l’anno. Ad esempio:
La dicitura «Tubeless» sul pneumatico indica che non è necessario utilizzare una camera d’aria.
Ti proponiamo qualche altro dettaglio tecnico che potrai utilizzare per effettuare alcuni aggiustamenti, come ad esempio la preponderanza, ovvero il parametro di riferimento espresso in % della velocità di rotazione dei pneumatici anteriori e posteriori di diversa dimensione. Tale parametro consente di dimostrare la perfetta equivalenza dimensionale.
Si tratta della misura della larghezza del pneumatico, dal fianco interno a quello esterno (in mm).
È il diametro del pneumatico gonfiato a vuoto, in assenza di carico.
È il raggio (in mm) dal centro della ruota fino a terra, al carico e alla pressione di riferimento. Sarà diverso dal raggio standard poiché il pneumatico si schiaccia a contatto col suolo. La differenza fra il raggio in assenza di carico e il raggio sotto carico viene definita zona di deflessione.
Si tratta della distanza percorsa dal pneumatico in una rotazione, in mm. Questa dimensione è fondamentale per il calcolo della preponderanza. La circonferenza dinamica di rotolamento viene calcolata approssimativamente aggiungendo il raggio senza il carico al raggio sotto carico, e moltiplicando il risultato per 3,1416.
Per fare un esempio, i dati tecnici non includono le informazioni relative alla larghezza dei cerchioni accoppiati. Tali informazioni sono indicate dal produttore sul cerchione.
Non attenersi all’indice di carico può portare a conseguenze serie e immediate; questo perché, i pneumatici hanno un limite di carico che non è possibile superare.
La loro struttura è stata creata per operare in modo ottimale fino a un determinato carico, riportato sul fianco sotto forma di indice, tenendo conto al contempo della velocità di avanzamento. Oltre quel carico, la struttura interna del pneumatico si rovinerà. Infatti, la massa del trattore unita a quella dell’attrezzo schiaccerà il pneumatico, comportando un’eccessiva deformazione dei fianchi e un surriscaldamento troppo rapido della gomma non appena il trattore acquisterà velocità su strada. Tutto ciò causerà un’usura molto rapida e il deterioramento irreversibile della carcassa.
Per estendere la vita utile dei pneumatici, è necessario rispettare sempre l’indice di carico e di velocità di riferimento, entrambi indicati sulle schede tecniche di ogni produttore di pneumatici. Alcuni pneumatici sono più suscettibili alle variazioni di pressione rispetto ad altri.
Il metodo ideale e più rapido sarebbe avere uno strumento di pesatura, ma è possibile calcolare il carico per ogni assale grazie ai dati forniti dal costruttore del trattore e degli attrezzi utilizzati, nonché ad alcune misure.
Ecco la lista delle informazioni da recuperare per calcolare il carico per assale:
Successivamente, sarà possibile calcolare il carico applicando questa formula:
L’indice di velocità, o Speed Index, indica la velocità massima consentita dal pneumatico quando si trova al livello di carico indicato sul fianco.
I due indici sono connessi, perché forniscono il rapporto fra la capacità di carico del pneumatico e la velocità operativa del trattore per tale carico.
Si tratta di un’indicazione per l’utilizzo ottimale; ovviamente, è possibile aumentare la velocità se il carico è esiguo o assente, mentre andrà ampiamente ridotta rispetto all’indice in presenza di un carico maggiore. Attenzione però, perché il calcolo per stabilire la velocità appropriata in condizioni di carico eccessivo non è semplice, e si rischia di danneggiare rapidamente il pneumatico, in particolare guidando su strada (asfalto) o su terreno duro (pietroso).
La dotazione originale del trattore non è delle migliori dato che il costruttore monta la più economica. Tuttavia, è possibile incrementare le potenzialità del trattore e la produttività modificando le dimensioni dei pneumatici.
Se gestisci coltivazioni estese di seminativi e operi abitualmente su terreni pesanti o mobili con attrezzature ingombranti, aumentare la misura dei pneumatici porterà numerosi vantaggi. Tale modifica ottimizzerà le prestazioni del trattore, aumentandone al contempo la capacità di carico fino al 35%, a patto che i pneumatici scelti siano di qualità.
Aumentando o modificando la dimensione dei pneumatici, sarà possibile:
È senz’altro possibile aumentare la vita utile dei pneumatici di oltre 1000 ore adottando quotidianamente delle buone pratiche:
Guidare su strada ad alta velocità favorisce il degrado della gomma dei pneumatici agricoli, dato che sono progettati per il lavoro nei campi e non per correre sull’asfalto.
Più si accelera, più le micro asperità dell’asfalto agiscono sui pneumatici alla stregua della carta vetrata.
Ridurre le accelerazioni e adottare una guida morbida e tranquilla porterà a maggiori benefici sul lungo termine, e sarà senz’altro meglio che guadagnare 5 minuti fra un appezzamento e l’altro.
I difetti di pressione costituiscono uno dei motivi principali di usura e accentuano il deterioramento precoce dei pneumatici agricoli. Se da un lato si raccomanda di usare una pressione più bassa possibile per i lavori nei campi in modo da evitare la compattazione del terreno, dall’altro una pressione più alta è consigliata su strada, per ridurre l’area di contatto fra il pneumatico e l’asfalto abrasivo.
Se durante la giornata ti sposti spesso da un campo all’altro, puoi risparmiare tempo installando un sistema di gonfiaggio centralizzato dei pneumatici - CTIS - per regolare la pressione senza dover scendere dal trattore. Un’altra soluzione è di utilizzare pneumatici di tipo IF che non necessitano di regolazioni di pressione fra la strada e i campi. La tecnologia IF consente una pressione di gonfiaggio più adatta, cioè la più bassa possibile in funzione dei carichi necessari ai lavori da svolgere. In parole povere, un utilizzo polivalente (campi/strada) per l‘intera durata delle operazioni senza dover adattare la pressione.
L’usura accelerata connessa al carico eccessivo ridurrà la vita utile del pneumatico dal 25 al 50%, in base al sovraccarico.
Un carico troppo elevato altera in brevissimo tempo la gomma dei pneumatici agricoli.
Per aumentare la vita utile dei pneumatici, abbi cura di rispettare sempre l’indice di carico riportato sul fianco.
L’usura dei pneumatici non è la stessa da un lato all’altro. Onde evitare questo problema, verifica con regolarità la convergenza in maniera tale da escludere difetti di allineamento e inverti regolarmente i pneumatici, così l’usura sarà distribuita in modo più uniforme.
Il pneumatico agricolo è composto da diversi materiali che col tempo possono danneggiarsi a causa delle condizioni climatiche o se messi vicino a prodotti chimici.
La massa del trattore o uno stoccaggio errato possono causare la deformazione della carcassa, a cui è difficile rimediare.
Ecco qualche consiglio per conservarli nelle migliori condizioni possibili, sia durante l’inverno, sia se non li utilizzi tutta la stagione:
I pneumatici agricoli non sono biodegradabili. Possono conservare la loro struttura per oltre un secolo e la loro regolare sostituzione ha forti ripercussioni sull’ambiente.
L’utilizzo dei vecchi pneumatici sui teli per insilato è stato progressivamente vietato e l’obbligo di riciclarli ricade sugli agricoltori. Il costo del recupero ai fini del riciclaggio può essere elevato e per far fronte al problema sono stati istituiti diversi enti a livello europeo.
In molti paesi, al momento dell’acquisto di un nuovo pneumatico la tassa di riciclaggio è già inclusa. L’industria dei pneumatici ha sviluppato un processo di riciclo a livello nazionale.
Il riciclo dei vecchi pneumatici consente di produrre energia, in particolare per i cementifici (1 tonnellata di vecchi pneumatici equivalgono all’energia di 1 tonnellata di carbone).
Per il riciclo di tutti i pneumatici acquistati prima del 2003, è possibile rivolgersi al proprio distributore che conosce il circuito di riciclaggio grazie alla collaborazione con i produttori, in modo da poter recuperare i materiali.
La regola è la seguente: l’acquisto dei pneumatici comporta sistematicamente il ritiro di quelli vecchi da parte del rivenditore. Tale circuito viene finanziato dall’ecotassa, che si paga al momento dell’acquisto del nuovo pneumatico.
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